I prigionieri del carcere chiamato “cellulare”.

Federica

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Chi l’avrebbe mai detto

Giornata particolare oggi… Ho distrattamente dimenticato il cellulare a casa, me ne sono accorta cinque minuti dopo essere uscita, ma non potevo tornare indietro a prenderlo. Ho avuto modo di fare una serie di considerazioni ed ho voglia di condividerle con voi insieme alle mie sensazioni ed ai miei pensieri.

La prima mezz’ora è stata strana senza il mio cellulare… Guidavo, ma guardavo continuamente il posto dove solitamente poggio il cellulare quando sono in macchina. Avevo un’ansia particolare. Mi dicevo che qualcosa sarebbe potuto succedere e io non avrei potuto chiedere aiuto. Avrei voluto fare qualche telefonata, ma ovviamente non potevo, quindi sono “stata” con il mio disagio. Ho ascoltato le mie sensazioni. Ho aspettato che si acquietassero ed ho iniziato a pensare. In questi primi 30 minuti ho provato una sensazione di smarrimento, mi sentivo persa ed ho avuto bisogno di mezz’ora per ritrovarmi…

E poi?

Mi sono lasciata prendere dalla musica, senza distrazioni, mi sono fermata in qualche negozio senza che nessuno mi chiamasse per dirmi che stavo facendo tardi… Ho chiacchierato con delle signore senza fretta, ho preso una tisana con una persona importante senza scocciature. Mi sentivo serena, sicura, azzardo un “felice”, sorridevo infatti. Mi ero abituata all’idea che tutto ciò che suonasse o vibrasse accanto a me non era mia preoccupazione. Sono andata a fare la spesa e nonostante non avessi la lista della spesa non ho dimenticato di comprare nulla.

Ecco cosa volevo dirvi: che strano mettere la spesa sulla cassa con due mani (invece che con una, visto che nell’altra c’è sempre il cellulare!). Con il passare delle ore il mio sorriso si è fatto sempre più stabile. Ebbene sì… 4 ore senza cellulare… Mi sono resa conto che conosco a memoria solo un numero di cellulare (eppure ho sempre avuto una gran memoria per i numeri!). Posso fare la spesa anche basandomi solo sulla memoria (era una vita che la facevo solo grazie agli appunti presi sul cellulare!). Sono ancora in grado di pensare… sì, infatti sapete cosa è successo? Non avendo il cellulare, mi sono data il tempo di pensare a cose e persone, di farmi venire delle idee, di ascoltare davvero la musica…

Cellulare nel bene e nel male…

Insomma, sono stata più con me stessa e meno con tutti gli altri… Sicuramente il telefono ci facilita in molte situazioni e ci rende più pratica e comoda la vita. Ci permette di stare sempre e costantemente in contatto con tutti. Ma della vita, molte cose belle ce le toglie in modo meschino e manipolatorio, e noi stiamo lì a comportarci da marionette. Intanto però perdiamo la capacità di godere di noi stessi, della vicinanza delle persone, delle situazioni, dei paesaggi…

Praticamente il cellulare ci rende più pratica una vita che però non ci permettiamo di vivere. Ho diverse applicazioni con cui alleno il cervello, ma oggi ho allenato molto di più il mio cervello senza avere in mano il cellulare… E sono stata felice di averlo dimenticato. Alla luce di questo ho deciso che da oggi mi concederò ogni giorno almeno tre ore senza il cellulare, ed approfitterò di questo tempo per dare importanza a me stessa, agli altri, a quello che sento e che penso!

Vi chiedo: voi riuscireste a stare 3-4 ore senza il vostro amato cellulare e senza i social? ci avete mai provato? allora provate a pensarci insieme a me… Magari ci incontreremo al bar a prendere un caffè e riusciremo a farci delle sane risate o dei bei discorsi senza essere interrotti… Magari ci conosceremo davvero per la prima volta…

buon esperimento!