Primo comandamento: non Salvare.

Federica

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Succede anche a voi?

Salvare o non salvare… Quanti di noi hanno fatto qualcosa per gli altri e si sono sentiti poi poco apprezzati per il gesto?

Primo concetto da chiarire: qual è il limite tra fare un favore e “salvare” l’altro?

Ognuno può e dovrebbe per amor proprio, imparare a rispondere in modo coerente con ciò che vuole o non vuole fare. Detto ciò, se qualcuno mi chiede se posso fare qualcosa per lui, io devo sentirmi serena nel rispondere sinceramente alla sua domanda. Non prendiamo in considerazione che ad ogni cosa che ci si chiede abbiamo il diritto di rispondere “Sì”, ma anche e soprattutto di rispondere “No”.

L’altra persona al contempo deve sapere che ha il 50% delle possibilità che questa richiesta venga accolta e il 50% che ciò non accada. Se non è disposto ad accettare un “no” non dovrebbe fare nessuna richiesta. Spesso infatti ci troviamo a chiedere qualcosa dando però per scontato un “sì” e, quando questo non arriva, ci rimaniamo molto male. Forse ci eravamo fatti delle illusioni in merito a quel discorso e avevamo delle pretese su come quella situazione si sarebbe dovuta svolgere. Magari perché “io l’ho sempre fatto per lui!” quindi la nostra richiesta era più una farsa che non una richiesta reale.

Salvare o aiutare: consigli per l’uso

Per tornare al problema iniziale, nel mio piccolo preferisco consigliarvi un comportamento molto semplice. NON FATE QUALCOSA PER L’ALTRO SE L’ALTRO NON VE L’HA DIRETTAMENTE RICHIESTO. Questo vi permetterà da un lato di non sprecare energie inutili per cose che non vi riguardano direttamente e dall’altro di non sentirvi usati se, e nel caso in cui l’altro, non abbia accettato di buon grado il vostro intervento salvifico. E’ proprio qui infatti il nodo della questione. Quando mi si chiede qualcosa che accetto di fare, sto AIUTANDO, quando faccio qualcosa che non mi è stata chiesta, sto cercando di SALVARE.

Chiedetevi: quando SALVATE lo fate per stare sereni con voi stessi, per sentirvi apprezzati dagli altri o per puro spirito di iniziativa?

Vorrei rifletteste sul fatto che questo vostro comportamento da un lato svaluta le competenze, dell’altro potrebbe essere un modo per aumentare la vostra autostima. Infatti, se fate per l’altro cose che lui potrebbe fare da sé o per le quali potrebbe, ma non lo fa, chiedere il vostro sostegno, sembra che voi o non crediate che lui possa prendersi cura di se stesso, in questo senso svalutate le sue competenze e le possibilità che ha di crescere e migliorarsi o volete che l’altro pensi che voi siate una persona migliore di lui, ma di questo magari ne parleremo un’altra volta.

Ora… volete modificare il vostro atteggiamento? Fate qualcosa solo se ne avete voglia e quando vi viene richiesto, altrimenti dite “no”.